Creatures from Inner Space
Perché soltanto i fiori hanno un profumo così buono,
i grandi fiori ora splendenti e ora pallidi, i cui toni, le cui sfumature fanno fremere il mio cuore e turbano i miei occhi?
Sono così belli, di così fine struttura, così vari e così sensuali, socchiusi come organi, più tentatori delle bocche,
e incavati con labbra arrotondate, dentellate, carnose, cosparse di un seme di vita che a ciascuno di essi dà un profumo diverso.
Soltanto i fiori, essi soli al mondo, si riproducono senza contaminazione per la loro inviolabile specie,
spandendo intorno a essi il divino incenso del loro amore, l’odoroso sudore delle loro carezze,
il profumo dei loro corpi incomparabili, dei loro corpi adorni di tutte le grazie, di tutte le eleganze, di tutte le forme,
che hanno la civetteria di tutte le colorazioni e la seduzione inebriante di tutti i profumi.
Guy de Maupassant, "un caso di divorzio"
“Creature dallo Spazio - Interiore” esplora la forma del divenire, della vita e il suo scorrere, del suo cammino lineare e al tempo stesso circolare.
Le creature vengono alla luce da uno spazio interiore e recondito, dove i nostri animi non seguono la ragione ma si lasciano abbracciare dal timor panico e l'amore in egual misura.
Nulla rimane inviolato al passaggio, un singolo gesto potrà ripetersi in eterno, ma mai uno sarà identico al precedente.
E così loro, queste piccole meraviglie della natura, si muovono a dispetto della loro fissità. Rimangono le stesse cambiando aspetto ogni volta.
Creatures è un progetto analogico (2018) stampato dall’autrice su carta barita.
A maggio 2019 viene presentato al Prague Photo 2019